martedì 20 settembre 2016

torta salata con ricotta e porri ai semi di sesamo


buongiorno e buon martedi.
finalmente la temperatura è tornata accettabile, si ricomincia a ragionare, sempre che i neuroni decidano di collaborare.
io sono ancora alla ricerca della trebisonda che ho perso a giugno, e prospetto un periodo difficilotto perchè sto pensando di imbarcarmi in un'avventura che in qualche modo sogno da sempre e che se andrà in porto mi porterà via un bel pò di tempo ma mi arricchirà di tonnellate di amore.
non dico niente, non so cosa succederà, per il momento continuo con i miei soliti impegni che oggi mi vedranno davanti al forno, al telefono, poi tassista-trottola per accompagnare la nanetta alle prove di ginnastica artistica.
poi cena e a letto, stropicciata come lo straccio dei piatti, a far finta di leggere due righe per poi sentire sbadabam, il kobo fracassarsi sul pavimento.

per una teglia da 24 cm circa

1 rotolo pasta sfoglia
2/3 porri
280 gr ricotta fresca
1 uovo
olio extra vergine di oliva
sale
4 cucchiai semi di sesamo bio melandri gaudenzio
pepe bianco in grani

lavare e mondare i porri, poi tagliarli a rondelle.
farli appassire in un pentolino antiaderente con un filo di olio evo.
lasciarli intiepidire ed incorporare la ricotta, con un pizzico di sale e una macinata di pepe bianco.
versare nella pasta sfoglia stesa in una teglia e bucherellata con i rebbi della forchetta.
sbattere l'uovo e versarlo sopra.

teglia antiaderente con apertura a cerniera le creuset
piegare i bordi della sfoglia,spennellarli con il latte e spolverare con un'altra macinata di pepe e i semi di sesamo


infornare a 200° per una ventina di minuti e lasciar intiepidire prima di servire



vi lascio la lettura che ho sul mio comodino (o dopo una certa ora per terra):

il rumore delle cose che iniziano
un romanzo delicato, che racconta la malattia vissuta da nonna e nipote, un viaggio verso la fine inesorabile che unisce ancora di più le due donne, le fa tornare indietro nel tempo, in un rapporto esclusivo di amore profondo.
una donna che non si arrende, che cerca il rossetto nel cassetto del comodino dell'ospedale, una nipote che trova l'amore aspettando in corsia che termini il trattamento della nonna.
sempre vicina anima e corpo, così come lo è stata da piccola, ora che cresce e che dovrà per la prima volta affrontare la vita da sola.
la nonna le ha insegnato a riconoscere il rumore delle cose che iniziano, ma che rumore faranno le cose che finiscono?
buona lettura e buona settimana a tutti, ci ritroviamo presto davanti al forno!!!!!

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