martedì 8 marzo 2016

stinco di maiale con birra alla liquirizia


ma che freddo porcapaletta!
io sono qui che aspetto la primavera, penso già ai pomeriggi al parchetto, alle valigie per il mare, ai sandali e alle zanzare e mi mettete tutto sto ghiaccio nei prati alla mattina??
allora ditemelo che non mi alzo nemmeno!!!!
quando sveglio la mia piccolina al mattino lei si gira e dal piumone esce un profumo di nanna caldo caldo, che non so come riesco a resistere e non infilarmi sotto con lei.....
si stiracchia, bofonchia qualcosa ad occhi chiusi tipo "buongiorno mamma", poi si riprende subito, e parte con la tabella di marcia del suo orario scolastico, programma e maestre, impegni pomeridiani ed eventuali appuntamenti con il suo tato, il grande amico che spero manterrà negli anni a venire, con il quale più che giocare parla, ride, si accoccola, disegna, inventa,
si mettono sul letto, viso a viso, e si raccontano la giornata (che peraltro passano insieme), commentano l'accaduto, fanno considerazioni sui compagni, si scambiamo opinioni sugli argomenti trattati in classe, mangiano biscotti e guardano cartoni.
un simposio formato mignon, con la purezza e l'ingenuità dei loro 7 anni, che li avvicina più che una partita a monopoli o ad una corsa nei prati.
è meraviglioso, rubo fotografie della loro armonia, le condivido con la mamma del tato con la quale, magia delle magie, ho la stessa empatia, lo stesso affetto, la stessa intimità.
e che anche questo sia per sempre.






per 2 persone

1 stinco di maiale
1 presa sale alla liquirizia amarelli
1 bicchiere birra chiara artigianale alla liquirizia amarelli
1 rametto rosmarino
1 foglia alloro
1 noce burro
1 filo olio extra vergine di oliva


mettere lo stinco pulito dagli eccessi di grasso in una casseruola con il burro, l'olio, il sale alla liquirizia e gli aromi.

nuova casseruola in ghisa serie evolution ovale le creuset
far rosolare bene a fuoco medio per qualche minuto su ogni lato.
una volta ben dorato versare la birra, un quarto di bicchiere alla volta durante la prima parte della cottura (circa 1 ora a fuoco lento), girando ogni tanto e tenendo coperto,
completare la cottura senza coperchio per un'altra mezzora circa, girando e bagnando di tanto in tanto con il sughetto (che nel frattempo si addenserà), sempre a fuoco lento.
servire ben caldo, magari con delle patate al rosmarino.


io non amo la carne, non tanto per i sapori ma per i residui mentali del mio vegetarianesimo e per l'amore che ho per la specie animale (tranne le cimici e i pipistrelli, che rispetto ma mi fanno schifo!), la preparo raramente e quelle volte che la faccio mi piace cercare gusti un pò particolari, per risvegliare le papille mie e del mio amato omino della rumenta.
per le papille del mio amore piccolo ma grande devo avere ancora un pò di pazienza, viaggiamo su binari paralleli che prima o poi, spero, si incontreranno.




buon appetito e buona settimana, fate i bravi ma non troppo!!!

2 commenti:

  1. Io non ho reminescenze vegerianesche, ma lo stesso non sono una patita della carne, però queste preparazioni insolite mi incuriosiscono (maragi non proprio il maiale, ma l'idea molto!!!)

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    1. la liquirizia sta benissimo anche con il pollo, già provato, ma con il maiale, magari il filetto, trovo dia il suo meglio. ma non ti aspettare di sentirla più di tanto, il segreto sta nel gusto che lascia alla carne.... ciao, a presto!|

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